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Press release |

Il Parlamento europeo chiede la massima protezione possibile per gli informatori

Whistleblowers

Oggi, la commissione giuridica (JURI) del Parlamento europeo ha appena votato a favore del rafforzamento della proposta della Commissione europea per una direttiva europea sulla protezione degli informatori. La commissione JURI ha migliorato la proposta ampliando la libertà per un individuo di scegliere come riferire, e ha ampliato il campo di applicazione della direttiva per includere la protezione delle persone che denunciano violazioni dei diritti dei lavoratori o della parità di genere sul posto di lavoro. Il Parlamento europeo ha inoltre aggiunto una protezione specifica per le persone che scelgono di segnalare in forma anonima e ha eliminato la terminologia relativa alle sanzioni per le segnalazioni "dolose" o "abusive", che avrebbero potuto scoraggiare i potenziali informatori dal farsi avanti.


Il Parlamento è ora pronto ad avviare negoziati "a tre" con il Consiglio europeo e la Commissione. Il gruppo Verde/Alleblower ha da tempo insistito per una direttiva europea sulla protezione degli informatori, avendo presentato alla Commissione un modello di direttiva per proteggere gli informatori già nel maggio 2016. Il gruppo Verdi/ALE esorta i governi del Consiglio a trattare questi negoziati con la massima priorità in modo che il fascicolo sia concordato in modo tempestivo, prima delle elezioni europee.

 

Osservazioni di Marco AFFRONTE, membro del gruppo Verdi/ALE del Parlamento europeo:


"Per troppo tempo gli individui non sono stati in grado di esprimersi quando si imbattono in pratiche scorrette, corruzione o altri reati sul luogo di lavoro per paura di essere puniti. Gli informatori devono avere il diritto di riferire al di fuori della propria organizzazione, con il sostegno di altri, come i sindacati, e di essere protetti da ogni forma di ritorsione. Con il voto odierno il Parlamento europeo sta inviando un chiaro messaggio che i singoli individui hanno bisogno della massima protezione possibile per potersi esprimere".


"Gli informatori sono i motori del cambiamento positivo. Hanno scoperto evasione fiscale, violazioni dei dati e crimini di guerra, e nel processo hanno contribuito a cambiare la politica, ma devono ancora affrontare ostacoli indicibili quando si presentano. Ecco perché questa proposta è ora una buona base con cui proteggere coloro che desiderano divulgare informazioni nell'interesse pubblico".


"È giunto il momento che tutte e tre le istituzioni dell'UE raggiungano un accordo su questo testo e facciano in modo che la direttiva diventi legge il più presto possibile, in modo che possa iniziare a proteggere coloro che desiderano farsi avanti".

 

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