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Press release |

Il costo della corruzione in UE

Corruzione/ Nuovo rapporto Verdi/ALE

Oggi il gruppo Verdi/ALE ha pubblicato un nuovo rapporto che esamina il costo della corruzione in ogni Stato membro dell'UE, in vista della Giornata internazionale anticorruzione di domenica 9 dicembre. Le cifre, confrontate per la prima volta con il costo dei prodotti ordinari e dei servizi nazionali, mostrano il vero costo della corruzione nella quotidianità delle persone. Secondo la relazione, con i 904 miliardi di euro all'anno persi a causa della corruzione in tutta l'UE potremmo porre fine alla fame nel mondo, eliminare la malaria, fornire istruzione di base, oltre che acqua potabile, servizi igienico-sanitari, assistenza sanitaria ed elettricità; e avremmo ancora denaro a disposizione (360 miliardi di euro).

Nella Repubblica Ceca, ad esempio, dove il primo ministro Andrej Babiš è attualmente coinvolto in uno scandalo legato alla corruzione, ogni anno vengono persi oltre 26,7 miliardi di euro a causa di essa. Si tratta di oltre il 12% del PIL, una somma che ammonta al doppio del bilancio sanitario del paese (12,2 miliardi di euro) o 60 volte superiore all'intero bilancio pubblico speso per gli alloggi (452 milioni di euro).

Il gruppo Verdi/ALE chiede che l'UE e i suoi Stati membri adottino una posizione molto più proattiva nella lotta contro la corruzione. Inoltre, il gruppo Verdi/ALE chiede alla Commissione europea di riesaminare annualmente le pratiche anticorruzione negli Stati membri e di aumentare i finanziamenti per le attività anticorruzione, migliorare la capacità dell'organismo antifrode dell'UE (OLAF), rafforzare la procura europea, proteggere gli informatori, i giornalisti e le ONG e garantire una trasparenza e un controllo molto maggiore sulle modalità di assegnazione e di spesa dei fondi UE.

 

Philippe Lamberts, copresidente del gruppo Verdi/ALE del Parlamento europeo, commenta:

"La corruzione è il segreto sporco dell'Europa. La corruzione prospera con la complicità di chi è al potere, quando le autorità guardano dall'altra parte o quando i media sono controllati da un gruppo di persone e non adempiono al proprio dovere. Ogni euro intascato dai corrotti è un euro perduto per la spesa pubblica. Dall'Ungheria autocratica di Viktor Orbán, alla criminalità organizzata in Europa e al riciclaggio di denaro maltese, una rete di corruzione si estende in tutto il nostro continente. L'inazione contro questi crimini atroci non può essere tollerata. Dalla garanzia che i fondi UE non finiscano in tasche corrotte, al rafforzamento dello stato di diritto e alla fine del riciclaggio di denaro sporco, molto di più deve essere fatto nella lotta alla corruzione sia da Bruxelles che dalle capitali nazionali".

Dichiarazione di Marco Affronte, membro del gruppo Verdi/ALE:

"La corruzione in Italia è il Male dell'Italia, con la M maiuscola. Quella montagna di denaro, 237 miliardi di euro (13% del Prodotto Interno Lordo), fa tutta la differenza del mondo fra l'essere l'ultima ruota del carro in Europa anziché i trascinatori che potremmo essere. Soprattutto, la corruzione avvelena i rapporti di lavoro e la relazione fra cittadino e pubblica amministrazione.
Non solo crea sfiducia e sospetto, ma porta inevitabilmente a decisioni fortemente lesive dell'interesse dei cittadini nella gestione della cosa pubblica aumentando, in un circolo vizioso, la sfiducia. E cosa fa il Governo del Cambiamento in tutto questo? Nulla di nulla: è piuttosto evidente che non intendano occuparsene seriamente. I gialloneri hanno derubricato il tema dall'Agenda politica".

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