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Le autorizzazioni a inquinare concesse ai costruttori automobilistici erano illegali.

Corte UE / Dieselgate

Avendo annullato, giovedì scorso, il regolamento della Commissione che modifica i limiti di emissione di ossidi di azoto (Euro 6) per le nuove prove in condizioni reali di guida, il Tribunale di primo grado dell'UE si è pronunciato a favore del gruppo Verdi/ALE, che nel 2016 ha contestato la decisione della Commissione europea per aver ecceduto il proprio mandato.

Secondo il Tribunale dell'UE, "la Commissione non era competente ad apportare, applicando coefficienti di correzione, una modifica a tali limiti per le prove RDE".

La Commissione europea dispone ora di due mesi di tempo per presentare ricorso contro questa decisione. In caso contrario, ha l'obbligo di presentare una nuova proposta legislativa entro dodici mesi.

Dichiarazione di Karima DELLI, Presidente della commissione per i trasporti del Parlamento europeo:

"Si tratta di una vera vittoria per il gruppo Verdi/ALE, che già nel 2016 aveva sollevato l'illegittimità della decisione della Commissione Europea di concedere permessi di inquinamento ai costruttori di automobili.

Nel bel mezzo dello scandalo Dieselgate, la Commissione aveva scelto di prendere la parte dei costruttori automobilistici invece di battere i pugni sul tavolo per far rispettare la legislazione e rispettare i limiti di emissione di NOX fissati nel 2007! La Corte invita oggi la Commissione e gli Stati membri a ordinare: questi permessi di inquinamento violano la legge e il Parlamento europeo avrebbe dovuto essere consultato.

Questa cinica decisione è stata presa con la partecipazione attiva della Francia, rappresentata all'epoca dalla sig.ra Ségolène Royal. Di fronte all'atteggiamento scandaloso degli Stati, i sindaci di Bruxelles, Madrid e Parigi avevano risposto al nostro appello ad agire per difendere la salute dei loro cittadini.

La sentenza del Tribunale è quindi una sconfitta per quegli Stati che ancora credono che sia possibile fare quello che vogliono di nascosto a Bruxelles, alle spalle dei cittadini. Ed è una grande vittoria per i sostenitori della qualità dell'aria che lottano in tutta Europa".

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Karima Delli
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